Il preposto è quella figura che nominata dal datore di lavoro, sovrintende e vigila l’attività lavorativa in sua vece controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori.
Non è obbligatorio nominare il preposto perché la sua funzione può essere svolta direttamente dal datore di lavoro: in una piccola impresa questa pratica avviene spesso.
Il problema si pone nel caso di medie e grandi imprese, quando ci sono più luoghi di lavoro, magari distanti l’uno dall’altro. In questo caso il datore di lavoro rischia di perdere tempo prezioso negli spostamenti e limitare la sua azione al mero controllo.
La figura del preposto diventa fondamentale perché, di fatto, libera il datore di lavoro da una serie di obblighi normativi quali:
- Far osservare le disposizioni e le istruzioni.
- Far utilizzare le attrezzature in modo corretto.
- Verificare che i lavoratori segnalino eventuali avarie.
- Verificare che i lavoratori indossino i DPI.
- Controllare che i dispositivi di sicurezza non siano rimossi o alterati.
- Controllare che i lavoratori non eseguano operazioni non di loro competenza.
- Controllare che ogni lavoratore frequenti i programmi di formazione.
L’omissione di uno o più di questi obblighi comporta multe pesanti fino alla reclusione in caso d’infortunio.
Il D.lgs. 81.2008 prevede addirittura agli art. 123 (Montaggio e smontaggio opere provvisionali), art.149 (costruzione, sistemazione e trasformazione paratoie e cassoni) e art. 151 (Ordine delle Demolizioni) la presenza obbligatoria del preposto durante le fasi di lavorazione prevedendo in caso di violazione multe da 500,00 a 6400,00 euro fino alla reclusione nei casi più gravi.
Alla luce di quanto sopra, nominare un preposto non è una spesa ma un investimento: libera energie preziose che il datore di lavoro può indirizzare verso aspetti strategici ben più importanti come la ricerca clienti, sopraluoghi, formulazione offerta, investimenti e quanto altro possa riguardare lo sviluppo della propria attività.
Il controllo degli altri purtroppo non genera ricchezza, ma un inutile spreco di tempo e logoramento psicofisico.
Grillo Pier Felice